19/01/08

RUBRICA: IL CINEFILO



...a buon intenditore poche parole...

RECENSIONE DEL FILM ''AMERICAN GANGSTER''




Good morning miei cari, come promesso eccomi qui a ragguardarvi, o per chi preferisce a ragguagliarvi, sulla pellicola uscita ieri nelle sale di tutta Italia.

Come prima cosa faccio un richiamo alla vostra memoria; vi ricorderete di certo i films dell'epoca d'oro del cinema, come Il Padrino, Serpico, Scarface e Carlito's way, ebbene questo film in qualche modo riesce a ricalcare, a prendere spunto da questi senza però mai scadere nel remake o peggio nella copia fotostatica. Infatti ''American Gangster'' ricrea alla perfezione tutte quelle atmosfere anni '70 che sembravano ormai perdute negli abissi della memoria dei nostri vecchi e magari di qualche ''no global''.

La trama è abbastanza semplice così da non risultare pesante:

il figlioccio di un boss (Denzel Washington), dopo la sua morte, ne prende il posto, soprattutto però in quella che potremmo definire la morale di quest'uomo, nel mercato criminale della droga invece, lo supera di gran lunga diventando così il più grande narcotrafficante dell'east-coast. Ma il crimine si sa (davvero?...) non paga ed il nostro Russel Crowe, fa di tutto per dimostrarlo. In un ambiene caratterizzato dalla corruzione e dalla amoralità della polizia, riuscirà il nostro caro (un po' Gladiatore ed un po' John Nash) più che a fare giustizia, a fare quello che crede giusto?

La ricostruzione, che può essere definita storica, del periodo in cui il film è ambientato e delle vicende (tratte da una storia vera) fanno del film di Ridley Scott, quasi un documentario che però non fa mai annoiare, anzi che appassiona quasi come una storia di cronaca.
Quindi, dimenticavo, lo consiglio.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Fab, sta storia dei cani sta diventando inquitante! In ogni cazzo di film che mi vedo c'è un cagnolino che muore .
Halloween fanno vedere le foto del labrador morto.
Io sono leggenda muore il cane co-protagonista
American Gangster sparano in testa al pastore tedesco
Ieri mi sono Pure visto Akira di Otomo e la di pastori tedeschi ne muoiono ben 2... BASTAAAA
Ora leggo la recensione

RaDo ha detto...

Ottima recensione, penso che mo mi vedo serpico.
Oh , grazie del link.... SEI UN AMICO ...

Luca ha detto...

Ottima recensione! ora vediamo di trovare "adepti" per vederlo :D

Anonimo ha detto...

per rado oramai è diventata una strage, na li ammazzano veramente? secondo me si
per luca oh io voglio vedere io sono leggenda, e che te lo dico a fare

Anonimo ha detto...

primo adepto trovato... ooo e io aspetto anche il padrino 2... sai altre tre ore di sonno non me le toglie nessuno... eheheh

yksel ha detto...

ok mi sono iscritto. benvenuto al blog fabriciano! la recensione mi ha incuriosito molto e quindi è davvero ben fatta. ma l'autore sa benissimo che io sono uno sprisciato e non resisto; devo sapere la fine quindi o me la dice subito oppure andrò a leggerla da qualche alta parte... :) ps: ma questo fatto dei cani che significa? antonio

Anonimo ha detto...

I CANI SONO UNA RAPPRESENTAZIONE DELLA POSSANZA CONFERITACI DALLA FORZA, QUINDI I CANI CI CIRCONDANO, CI RIDINO, CI SALTINO E SOPRATTUTTO VI PENETRANO.

RaDo ha detto...

LI PENETRANO!

Anonimo ha detto...

ok

Anonimo ha detto...

Ciao,Fabri!
Bella recensione!Magari domani pomeriggio vado a vederlo.Visto che ormai ti ho eletto mio educatore e mentore cinematografico,ora mi scarico "Carlito's way".
Per quanto riguarda "Io sono leggenda"la morte del pastore tedesco è stata tristissima,almeno a quanto dicono Dieguito e Rado, dato che ho visto tutto il film con la sciarpa sugli occhi, artigliata al braccio del povero Diego.
Grazie tanto per il link, passa quando riesci.
Un bacio,
V.